Viaggio nella farina (1)
Le farine non sono tutte uguali. Iniziamo un breve viaggio nella farina con le parole dei G'Trainers di Petra® Lafarina
Petra è la farina, macinata a pietra e a cilindri, nel secolare molino della famiglia Quaglia, in un piccolo borgo tra vie d’acqua nella campagna padovana, ai piedi dei Colli Euganei.
“Grano e farina per noi sono la stessa cosa. La farina altro non è che una diversa forma del grano e, in quanto tale, deve essere completamente naturale. Questo significa che le farine Petra non sono il risultato di attività di laboratorio volte ad ‘aggiustare’ la materia prima di partenza. La scelta aziendale è quella di selezionare, anno dopo anno, i grani migliori per quantità e qualità delle proteine, e questo è possibile solo se si hanno rapporti diretti con gli agricoltori. È per questo che il nostro grano proviene, fino al 70%, da coltivazioni vicine all’azienda. Per la parte restante, in quelle annate in cui la produzione nazionale non soddisfa le nostre necessità, utilizziamo varietà di grano coltivate in paesi limitrofi all’Italia da agricoltori in stretta relazione con noi”. (Piero Gabrieli - dir.marketing Petra srl)
Produrre una farina completamente naturale richiede accurati controlli prima che i grani vengano trasformati e anche dopo, quando la farina è confezionata.
Luca Giannino - G’Trainer Farina Petra - tecnologo alimentare
Il molino di Petra è cambiato tecnologicamente nel tempo, ma la famiglia Quaglia è sempre alla sua guida, da 4 generazioni. Tutto è nato da una piccola unità di macinazione a pietra, su chiatte di legno ancorate in un’ansa nel tratto del fiume Adige che bagna Sant’Urbano (PD). Poi, nel corso degli anni, è diventata un impianto sulla terraferma, a Vighizzolo d’Este (PD), sofisticato e costantemente aggiornato con le ultime tecnologie disponibili.
All’interno del Molino della Famiglia Quaglia
Così, se fino a pochi decenni fa il mugnaio Annito Quaglia mordeva tra i denti i chicchi per capirne la qualità e il contenuto di glutine, oggi nel nuovo e modernissimo laboratorio sono eseguiti test precisi per disegnare il profilo proteico e organolettico di ogni lotto di grano tenero, e decidere se può entrare in produzione e a quale delle oltre 60 farine destinarlo.
E, dopo le analisi in laboratorio, solo i grani che superano i controlli passano al vaglio infallibile di un “occhio bionico”, una selezionatrice ottica che controlla i chicchi uno per uno, a velocità che l’occhio umano non può seguire, per scartare quelli impuri o deformi e avviarli alla fase di pulizia prima di entrare, finalmente, nelle macine del molino.